Un momento dei lavori.
TORINO – Nel secondo appuntamento formativo del 2024 tenutosi martedì 4 giugno, la sezione Provinciale Sna di Torino
ha proposto un argomento di quelli tosti: la Convenzione nazionale per le Casse di Previdenza Agenti (di seguito CdP). Di primo acchito sembrerebbe un tema di quelli che non garantiscono grandi platee di uditori perché sostanzialmente imperniato sulla trattazione dell’impianto legale, normativo, ed anche perché spesso si pensa di avere a disposizione molto tempo prima di preoccuparsi della pensione. Nella realtà, e aggiungerei per fortuna, il centinaio di adesioni pervenute fra iscritti Sna e non iscritti (che fra l’altro hanno portato a cinque nuove iscrizioni al sindacato, ndr), hanno smentito i più pessimisti.
A Villa Somis, location della collina torinese divenuta quasi storica per gli incontri della Provinciale di Torino, ci partecipanti si sono ritrovati intorno alle 14.00 per l’accredito di rito, poi la Presidente Maria Teresa Ruffilli ha elencato l’ordine dei lavori, non prima di aver fatto alcune importanti raccomandazioni fra le quali quella di ricaricare le credenziali accedendo al sito di Sna Service, recentemente oggetto di restyling. Prima dei relatori, gli interventi di due di sponsor, istituzionali Coverzen e Taddia, arrivati per l’occasione grazie alla preziosa collaborazione di Roberta Marcello, hanno esposto prodotti e servizi che, offrendo un’alternativa a quanto proposto dalle nostre mandanti, consentono agli intermediari una consulenza più neutrale, libera ed autonoma.
Gli interventi di Sandro Prini, componente dell’Esecutivo Nazionale Sna con delega alle CdP, in squadra con Michelangelo Negro (socio onorario) e Fabrizio Rasimelli (presidente della Provinciale di Perugia), ci hanno fatto entrare nel vivo della giornata. Prini ha iniziato con alcune doverose precisazioni, prima fra tutte la distinzione dal Fondo Pensione Agenti: le Casse sono obbligatorie e vincolanti per compagnie ed agenti (ma è una di quelle costrizioni a fin di bene), l’adesione va fatta contestualmente alla firma del mandato, di ogni nuovo mandato, e se per qualche motivo non ci fosse, l’indicazione è di interessare subito il Sindacato per poter intervenire. Continuando con la semplicità e la naturalezza di chi conosce bene la materia, ci ha condotto in una sorta di viaggio nel tempo ripercorrendo l’evoluzione politica e storica della convenzione, terzo pilastro della previdenza degli intermediari iscritti in sezione A, insieme ai versamenti Inps ed al Fonage. Un’architettura generale unica per tutte le Casse, ma che ogni compagnia declina con qualche sfumatura differente che è importante aver presente; un istituto previdenziale da conoscere bene, sicuramente meglio, per poter beneficiare dei punti di forza. A titolo di esempio oltre ai nostri, anche le compagnie sono obbligate a fare dei versamenti, perché lasciare loro quei soldi? Non per ultimo, al momento dell’entrata in quiescenza, i capitali accantonati nelle Casse sono i primi a venirci riconosciuti, un buon motivo per controllare che tutto venga fatto secondo le disposizioni di legge.
A Michelangelo Negro è toccato il compito di spiegare più in dettaglio il funzionamento dal momento dell’iscrizione, passando per il periodo di mantenimento per finire con la riscossione per cause diverse. Come deve e può essere costituita una Cassa, la separazione dal patrimonio della compagnia, chi la deve gestire, come può e deve investire i fondi degli iscritti, in capo a chi sono la responsabilità civile e penale, … in buona sostanza le norme di gestione. Anche in questa parte è emersa la necessità di conoscere più a fondo i meccanismi, perché la fase di accumulo segue una fiscalità specifica e spesso chi si occupa della nostra contabilità non ha troppa dimestichezza con il mondo assicurativo e si rischia di perdere opportunità e benefici erariali soprattutto a fine carriera. Non va dimenticato poi che per una quota importante dei soldi versati, è l’agente stesso a poter decidere come e dove investirli: per chi si occupa quotidianamente di consigliare investimenti alla propria clientela non è una cosa da poco. Ancor più, quando avviene lo scioglimento del contratto di agenzia, che sia per un passaggio di compagnia, per abbandono definitivo dell’attività agenziale, per decesso piuttosto che per revoca per giusta causa, o a seguito di cessazione per vecchiaia od inabilità totale, i documenti da produrre e la modulistica da compilare sono vari e complessi, così come la tassazione dei capitali percepiti e la tempistica delle liquidazioni nei diversi casi. Conoscere queste informazioni può evitarci brutte sorprese sia in momenti già difficili come un decesso, che in situazioni meno dolorose, ma comunque impegnative come versare le liquidazioni ai dipendenti: sono i primi soldi ad arrivare quando si smette di lavorare, non dimentichiamolo mai!
Fabrizio Rasimelli, coadiuvato da Sandro Prini, ha fatto poi un veloce riepilogo con qualche riflessione conclusiva, dando spazio alle domande e a qualche esempio reale, a cui ha partecipato con note e sfumature giuridiche un altro ospite autorevole, Gianluigi Grieco, componente dall’Ufficio legale del Sindacato.
Un momento conviviale, molto apprezzato anche per la possibilità di confrontarsi in un contesto di serenità e calma, ha concluso la giornata. A tutti, presenti e non, è rivolto l’appuntamento per il prossimo evento con un ultimo avviso (per chi non ha potuto riceverlo) di contattare la provinciale Sna di Torino per richiedere via mail il testo della Convenzione nazionale per le Casse di Previdenza Agenti: l’informazione rende liberi, e più autonomi, nelle decisioni per il proprio futuro.
Marco Becchio