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Claudio Demozzi

MILANO – Con il sopraggiungere del nuovo anno, arrivano puntuali le richieste delle compagnie agli agenti: incrementi produttivi, aumento del premio medio, controllo sui sinistri, miglioramento della rete distributiva, ma non solo. Arrivano puntuali anche i questionari, formulari e moduli che gli agenti sono chiamati a compilare diligentemente, sottoscrivere e restituire alle imprese, attestando i requisiti di onorabilità propri nonché dei dipendenti e collaboratori, dichiarando l’assolvimento degli obblighi formativi, propri e dei propri collaboratori, l’avvenuto rinnovo della polizza rc professionale, l’aggiornamento della fidejussione bancaria, l’esistenza del c/c separato ed altro ancora, come se la Legge ed i Regolamenti non bastassero e come se in  mancanza di tali formulari, minuziosamente predisposti dagli uffici legali delle compagnie, si potesse legittimamente dubitare del rispetto, da parte degli agenti, della normativa di settore.
Il Presidente nazionale Sna Claudio Demozzi, in una nota, chiede “che l’Ania raccomandi alle imprese di limitare allo stretto necessario simili richieste” ed invoca “un intervento di semplificazione da parte dell’Ivass, latitante da un decennio su questo fronte”. Per Demozzi “il carico burocratico ha ormai superato il limite della tollerabilità e rischia di compromettere l’operatività delle agenzie, con gravi ripercussioni anche sui livelli produttivi. Il comportamento di talune imprese, inoltre, peggiora la situazione. Un certo eccesso di zelo e l’approccio interpretativo troppo spesso burocratico se non strumentale, non sono utili all’efficienza del sistema”.
Il Presidente Demozzi rincara la dose: “Il peggio è quando la compagnia fa distinzione tra figli e figliastri, chiedendo agli agenti oneri supplettivi come l’inserimento nel sistema di compagnia degli attestati formativi, di copia dei documenti riguardanti la copertura rcp ecc. ecc., esentando invece i broker e le banche dai medesimi oneri, forse solo perché gli agenti, troppo spesso, accettano di svolgere gratuitamente i compiti che spetterebbero al personale direzionale e questo non va bene!”
Quali soluzioni, per limitare l’impatto delle richieste eccessive delle compagnie alle agenzie? Il Presidente nazionale Sna risponde prontamente: “Gli agenti dovrebbero rifiutarsi di svolgere mansioni non loro, per di più gratuitamente! I Gruppi agenti dovrebbero almeno contestare questo tipo di richieste alle imprese e, nel caso, concordare adeguati riconoscimenti economici a fronte di questi servizi svolti su richiesta della mandante”.
La Redazione